domenica 27 maggio 2012

La classe non si sciacqua...

... Diceva sempre Sconsolata. Viaggiando con costanza da un po' ho imparato i vari trucchi per essere veloce sia ai controlli di sicurezza in aeroporto che per arrivare al mio posto in treno prima che si crei la calca e non ci sia più posto per la valigia. In uno degli ultimi viaggi ho incontrato loro: i chiacchieroni, quelli che sul treno parlano ininterrottamente per tutto il viaggio. Si, la mia asocialità è sconfinata, ma quando ascolti gli stessi discorsi da mesi ne hai un po' le scatole piene... io in treno ascolto la musica, leggo e fondamentalmente mi piace pensare ai fatti miei, compilando infinite liste mentali di cose da fare, se riesco dormo anche. I miei vicini di posto hanno iniziato a parlare e di colpo mi sono ritrovata nella discussione pur senza volerlo.  Sorridevo ogni tanto, giusto per non fare troppo la stronza, in realtà volevo solo dormire.
Il tipo accanto a me non faceva altro che sfoggiare la sua aria da grande uomo d'affari, in realtà era un butterato sudaticcio malvestito e cafone. Ogni due parole ci infilava il fatto che era architetto, alzando la voce per farlo ben sentire a tutta la carrozza, esiste qualcosa di più cafone? Naaa. In un secondo mi sono ritrovata in mezzo ad una gara a chi "era meglio" ... Il signore davanti a me  ha iniziato a dire che suo zio era colonnello vantando la parentela, no ma ti pare??! Mai sentito il detto chi si loda si imbroda?  Io ero in silenzio, sconvolta da tanta stupidità e sfogliavo una rivista. Abbiamo raggiunto il culmine quando mi hanno chiesto cosa facessi nella vita, ho dovuto dire di essere una collega, mi ha guardata e mi ha chiesto “anche lei è architetto?” come se gli avessi rubato il primato. Incuriosito dalla mia presenza ma senza volermi dare importanza dopo qualche minuto mi ha chiesto “collega, ma lei esercita la professione? Non credo, è giovane …” al che ho risposto dicendo che si esercito e da quanti anni giusto per fargli togliere dalla faccia quell'espressione di chi sa tutto (ho iniziato a lavorare giovanissima quindi il numero di anni ha fatto colpo), musica da scenario apocalittico. La sua collega ha tolto il naso dalla sua rivista di gossip di infimo ordine e ha iniziato a fare una serie di  domande appropriatissime e delicate da fare in treno ad una sconosciuta e cioè in che anno mi ero iscritta e in quale laureata. Improvvisamente ero io al centro della gara, ho lasciato che lei si vantasse (del nulla cosmico) senza dire nulla di me e di quello che faccio perchè in fondo di far sapere ad un'intera carrozza dettagli della mia vita non mi fa sentire importante, nè mi interessa. Appena possibile ho fatto partire l'ipod e ho chiuso quell'inutile parentesi. Che tristezza sta gente...  

8 commenti:

  1. Ma che pesantezzaa... io li odio quelli che attaccano bottone in treno.

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    1. si, per le prossime volte ho scelto il primo posto della fila quello singolo...

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  2. mi è venuto da grattarmi mentre leggevo, odio gli sboroni
    come vedi sono acidella anch'io ;)

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    1. anche io li odio... meno male, non sono la sola ragazza acidella :)

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  3. sta gente non ha una vita..é questo il loro problema!ci mancava solo che ti chiedesse quanto guadagni!vista la signorilità non mi sarei stupita..

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  4. va bene, però ora ci dici:

    anno di iscrizione all'università
    anno di laurea
    media degli esami e piano di studi
    titolo della tesi
    numero di scarpe
    reddito dichiarato negli ultimi 5 anni

    che voglio proprio vedere chi è più in gamba :-)

    (no, a scanso di equivoci, non sono architetto ed la gara a chi ce l'ha più lungo non mi ha mai appassionato :-) )

    Se ne fossi capace, ti posterei il link ad una canzone di Gaber L'odore ... se hai voglia cercala, mi sembra adeguata al tuo post!

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    1. ahahah old man ora risponderò a tuuutte le tue domande e ti dirò anche quanto pago di imu :D

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